La superbia è il cavallo dei ricchi: la povera gente va a piedi.— Emilio de Marchi
La superbia è il cavallo dei ricchi: la povera gente va a piedi.
Il piacere raffinato di desiderare dappertutto il chez soi, quanto progredirà nei gusti, finirà col rendere quasi inutile il viaggiare.
Non c'è nulla che meglio si adatta a un'idea confusa d'una parola che non si capisce.
Vero e unico creatore di bene è l'affetto, l'affetto naturale che scorre quieto ma inesauribile, a portare i freschi ruscelli della vita; mentre la passione o è fiamma che dissecca o è un tormentaccio rovinoso, che assorda, trascina, devasta.
Il bisogno che fa gli uomini cattivi, fa brutte le donne.
Tosto diventa infamia la gloria dei superbi.
La superbia andò a cavallo e tornò in yacht.
La gente è superba soltanto quando ha qualcosa da perdere, e umile quando ha qualcosa da guadagnare.
Non pe' fa' la superbia ma al paese mio mi chiamano Giovannona Coscialunga, però Robertuzzo mi ha fatto cambiare... dice che Cocò mi rende più fine.
Nessuno è più superbo di colui che si crede immune dai pericoli del mondo.
Gli uomini più sicuri di sé sono i più creduloni.
In faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà, dalle porte della notte il giorno si bloccherà.
L'umile spegne la superbia, però 'l superbo non può far danno a l'umile.
Non desiderate di essere innalzati prima di essere grandi.