Giova la parola a nascondere il pensiero, ma anche troppo spesso a nasconderne la mancanza.— Emilio Roncati
Giova la parola a nascondere il pensiero, ma anche troppo spesso a nasconderne la mancanza.
Credersi felice vuol dire esserlo; credersi infelice significa press'a poco diventarlo.
L'uomo di qualità eccezionali può tentare la vita due volte.
A forza di prudenza e di cautele si finisce col morire perfezionatissimi, senz'avere punto vissuto.
È da saggi saltare sul veloce carro della fortuna che ci passa accanto, ma è ancora più da saggi abbandonarlo quando esso sta per deviare.
La cenere del passato ha la sua fenice, il libro.
A chi l'usa senza conoscerne l'origine, una parola può scoppiare in mano, come una rivoltella maneggiata da un bambino.
Gli uomini che possono permettersi di essere smisurati nei fatti sono generalmente prudenti e misurati nelle parole. Le donne, alle quali non è concesso di essere smisurate nei fatti, sono generalmente esagerate e massimaliste nelle parole.
Dove c'è bisogno delle mani, le parole sono perfettamente inutili.
La parola, la madre del pensiero.
Le parole giuste al posto giusto, fanno la vera definizione dello stile.
Le parole sono sempre una forza che si cerca fuori di sé.
Le parole possono ferire o spezzare il cuore, e anche l'anima. Non lasciano lividi, non rompono le ossa; perciò, per chi fa male con le parole non c'è la prigione.
Le parole sono gli spiccioli del silenzio.
Non ho niente da dire, ma lo devo dire.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.