Non ho niente da dire, ma lo devo dire.— Marcello Marchesi
Non ho niente da dire, ma lo devo dire.
Chi è felice è stupido. Non è vero ma consola.
Qui non c'è niente di sacro tranne l'osso dove si prendono i calci.
L'importante è che la morte mi colga vivo.
L'unione fa lo sciopero.
L'umorismo ride di. Bisogna ridere contro. L'umorismo è il modo di ridere della borghesia e con la borghesia morirà.
Dio maledica le parole, che mettono in moto cose più grandi di loro, e cose brutte.
La parola è un bel dono; ma non rende la ricchezza del nostro interno; è un riflesso smorto e tiepidissimo del sentimento, e sta alla sensazione come un sole dipinto al sole della natura.
Le parole non sono troppo vecchie, lo sono soltanto gli uomini che usano le stesse parole troppo spesso.
In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei posti giusti in modo che possano dire quello che devono dire nel modo migliore.
Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe fra i piedi del pubblico.
Una parola è un incantamento, una evocazione allucinatoria, non designa una 'cosa', ma la cosa diventa parola.
Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
Sembra che la parola sia la sola predestinazione dell'uomo e che egli non sia stato creato che per nutrire dei pensieri, come l'albero i suoi frutti.
Le parole sono sempre una forza che si cerca fuori di sé.
Le parole in determinati momenti possono essere dei fatti.