La frase esprime una profonda emozione di amore incontenibile, simile a un fenomeno naturale potente e imprevedibilmente irresistibile. L'autore paragona l'amoroso sentimento all'inaspettata collisione tra forze naturali come il tornado ed il vulcano - entrambi rappresentanti di disordinato caos, ma anche dell'incontrollabile attrazione della natura stessa per la propria essenza. In questo contesto si manifestano le molteplicità del sentimento amoroso: non solo una forza distruttiva e inarrestibile come un'eruzione vulcanica o il dilagare di venti devastanti, ma anche l'inaspettata bellezza emergente dal contrastarsi delle diverse energie. L'amore qui è rappresentato da quel sentimento che sconvolge radicalmente la struttura dell'esistenza individuale e crea una situazione irrisolvibile: restare o andarsene, mentre il cuoricino si ribella all'idea di non essere amati a propria volta. Questa citata esprime l'amore come un sentimento che va oltre le convenzioni sociali del rispetto reciproco in amore e diventa invece una necessità primaria dell'anima stessa.