Quando penso alla Russia penso al dolore: non solo ai drammi, ma anche alle miserie di ogni giorno.— Enzo Biagi
Quando penso alla Russia penso al dolore: non solo ai drammi, ma anche alle miserie di ogni giorno.
La lotteria di Capodanno è opportunamente stata ribattezzata 'Italia' perché da queste parti è consigliabile puntare tutto sulla Fortuna.
La vita è un rischio che non si può fare a meno di correre.
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Ho scoperto che molte vie non conducono in alcun luogo, e che tutti i percorsi si assomigliano.
Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
O Russia, terra color lampone e azzurro caduto nel fiume, amo fino alla gioia, fino al tormento la tua tristezza di lago.
Anche nel sogno sei strana. Non toccherò la tua veste. Sonnecchio - e dietro il sopore è il mistero, e nel mistero tu riposi, Rus'.
Colosso dai piedi di creta.
Che razza di uomini era mai questa gente russa che non rispettava nessun valore di umana corrispondenza?
Solo te posso amare, Russia, mio dolce paese che hai gioia breve e violenta nelle sonore canzoni di primavera sui prati.
La Russia è un paese con un passato imprevedibile.
La relazione tra i Russi e una bottiglia di vodka è per dire poco mistica.
Il governo russo è una monarchia assoluta temperata dall'assassinio.
Per me la Russia è Europa, ma nei panni europei si sente un po' a disagio. Deve trovare un paio di pantaloni che le vadano bene. Oggi anche le donne, dopotutto, portano i calzoni.
Mi è molto affine l'umorismo, lo slancio emotivo del popolo russo.