Quando penso alla Russia penso al dolore: non solo ai drammi, ma anche alle miserie di ogni giorno.— Enzo Biagi
Quando penso alla Russia penso al dolore: non solo ai drammi, ma anche alle miserie di ogni giorno.
La storia è una guida alla ricerca dell'uomo.
La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe bandiere si sgretola.
Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.
A Bologna c'è un detto popolare: "Carogna di un cretino". La stupidità si associa al malvagio.
O misera mia terra, che significhi tu per il cuore?
Anche nel sogno sei strana. Non toccherò la tua veste. Sonnecchio - e dietro il sopore è il mistero, e nel mistero tu riposi, Rus'.
Per me la Russia è Europa, ma nei panni europei si sente un po' a disagio. Deve trovare un paio di pantaloni che le vadano bene. Oggi anche le donne, dopotutto, portano i calzoni.
Che razza di uomini era mai questa gente russa che non rispettava nessun valore di umana corrispondenza?
Colosso dai piedi di creta.
La relazione tra i Russi e una bottiglia di vodka è per dire poco mistica.
In Russia sta proprio cambiando tutto. Ho visto dei bambini che mangiavano i comunisti.
Il mio solo nemico serio oggimai era il russo officiale, od il suo cane, il Cosacco.
O mia patria d'oro! In autunno lucente cattedrale!