Siamo nati una volta, due non è possibile nascere, dovremo eternamente non essere: tu, che non disponi del domani, rinvii l'occasione dell'oggi: e intanto la vita ci sfugge, e ciascuno di noi senza essere mai padrone di un'ora si muore.
— Epicuro
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La nostra interpretazione
Epicuro ci invita a riflettere sull'unicità e la preziosità della nostra esistenza. Secondo lui, non è dato al destino umano di nascere più volte; dunque l'unica possibilità che abbiamo è vivere il presente con piena consapevolezza e senza procrastinare le opportunità che ci vengono offerte ogni giorno. L'autore sottolinea la velocità della vita, come un fiume impetuoso, in cui possiamo facilmente perdere l'attimo se non ne siamo padroni nel momento stesso del suo avvenire. La sua affermazione è una moneta a doppio taglio: da un lato ci ricorda la fragilità e il brevissimo spazio che occupa ogni vita, dall’altro promuove un invito alla consapevolezza per vivere al massimo potenziale le nostre giornate. In questa prospettiva si insinua una sfida esistenziale: come possiamo padroneggiare il tempo che ci è concesso, rendendolo nostro e non lasciandoci trascinare dalla corrente del quotidiano? La riflessione di Epicuro invita a un approfondimento sulla natura della vita umana ed esorta al rispetto per ogni istante vissuto.