È sorte di re fare il bene ed essere denigrato.— Epitteto
È sorte di re fare il bene ed essere denigrato.
La felicità non consiste nell'acquistare e godere ma nel non desiderare nulla, perché consiste nell'essere liberi.
Abbiamo due orecchie e una bocca per poter ascoltare il doppio di quanto diciamo.
Nella prosperità è molto facile trovare un amico; nell'avversità, nulla è così difficile.
Che cosa dovrebbe dire allora uno di fronte ad ogni avversità? Io ho fatto pratica per questo, io mi sono addestrato per questo.
E ovunque andrò, là troverò sempre il Sole, la Luna e Stelle; troverò sogni, e presagi, e converserò con gli dei!
L'onore di un sovrano non deve mai essere in contraddizione con la felicità del suo paese.
Difficile dire quanto un re abbia ad essere piccolo perché l'adulazione non lo proclami un gran re.
La volgarità in un re lusinga la maggioranza della nazione.
La maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re, non si rende conto che in realtà è il re che è Re perché essi sono sudditi.
Il potere dei re si fonda sulla ragione e sulla follia del popolo, ma molto più sulla follia.
È proprio dei re agire bene e sentirsi dire male.