La maggior parte delle cose divine per incredulità sfugge alla conoscenza.— Eraclito
La maggior parte delle cose divine per incredulità sfugge alla conoscenza.
Per l'uomo il carattere è il demone.
L'arco ha per nome vita e suo effetto è la morte.
Gli uomini in stato di veglia hanno un solo mondo che è loro comune. Nel sonno, ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare.
È una fatica servire gli stessi padroni e esserne comandato.
La Sibilla con bocca delirante dice cose di cui non si ride, non abbellite, non profumate e con la sua voce oltrepassa mille anni per il divino che è in lei.
Per gran parte dell'umanità, divino è tutto ciò che non trova spiegazione.
Senza gli uomini e la loro coscienza, e il loro soffrire, amare, sperare, non potrebbero sorgere le condizioni di possibilità del divino.
L'essenza divina che si manifesta nella natura non è altro che la natura stessa che si manifesta, si mostra e si impone all'uomo come un ente divino.
La disperante esperienza umana è che nessuna divinità fa capolino da dietro le nuvole. Il cielo e la terra tacciono.
La gente alla moda cambia divinità come altrove cambia medico, ma senza risultati più apprezzabili.
Uomini che non hanno la fede, come me, si appoggiano a piccoli fantasmi. Perciò frugo con ammirazione nella scrittura sacra la presenza del più colossale dei fantasmi, la divinità.
Sono i nostri interrogativi sulla divinità a renderci più ricchi, non le scarne risposte che riceviamo.
Tutte le divinazioni sono mere imposture, e il prodotto della frode, della follia o del fanatismo.
Trovo strano si possa pensare che una divinità onnipotente, onnisciente e benevola abbia preparato il mondo, da nebulose senza vita, in tanti milioni di anni, per poi ritenersi soddisfatta dall'apparizione finale di Hitler, Stalin e dalla bomba H.