Chissà se un felice momento d'amore o la gioia di respirare o camminare in un chiaro mattino e l'odorare l'aria fresca, non valga tutta la sofferenza e lo sforzo che la vita implica.
— Erich Fromm
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La nostra interpretazione
L’autore invita a interrogarsi sul valore dell’esistenza mettendo a confronto il peso della sofferenza con l’intensità di alcuni attimi privilegiati. Viene evocata la possibilità che un singolo momento di pienezza – un incontro d’amore autentico, il semplice atto di respirare all’aria aperta, il camminare in una mattina limpida assaporando la freschezza del mondo – possa compensare le fatiche, le frustrazioni e i dolori che accompagnano la vita. Non si tratta di negare la sofferenza o di minimizzarla, ma di chiederci se, nel bilancio complessivo, quei brevi istanti di gioia consapevole non abbiano un peso più grande di quanto sembri. La prospettiva si sposta così dalla ricerca di una felicità continua alla capacità di riconoscere come preziosi anche i momenti più semplici e quotidiani. In questo sguardo rinnovato, l’amore e la gratitudine per il semplice fatto di essere vivi diventano una risposta possibile alla fatica del vivere, una ragione per accettarne il rischio e la fragilità.