Non era che un vigliacco e quella era la maggior sfortuna ...

Non era che un vigliacco e quella era la maggior sfortuna che un uomo potesse avere.
— Ernest Hemingway

Altre frasi di Ernest Hemingway

Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita.
— Ernest Hemingway

Se volete viaggiare in allegria, come piace a me, trovatevi dei bravi italiani come compagni di viaggio.
— Ernest Hemingway

So che la notte non è come il giorno: che tutte le cose sono diverse, che le cose della notte non si possono spiegare nel giorno perché allora non esistono, e la notte può essere un momento terribile per la gente sola quando la loro solitudine è incominciata.
— Ernest Hemingway

Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all'Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita.
— Ernest Hemingway

Se sei abbastanza fortunato di aver vissuto a Parigi come un giovane uomo, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, sarà con te, a Parigi è un continuo banchettare.
— Ernest Hemingway

Tutte le frasi di Ernest Hemingway

Altre citazioni sugli stessi argomenti

Fatti coraggio: il colmo della sventura non durerà a lungo.
— Eschilo

La sfiga è un'amante fedele e non ti abbandona neanche quando sei nella merda.
— Paco D'Alcatraz

Non appena si nomina qualcosa... se è buono, sparisce... se è cattivo, succede.
— Arthur Bloch

Se qualcosa non può andar male, lo farà lo stesso.
— Arthur Bloch

In ogni avversità della sorte la condizione che genera più infelicità è l'essere stati felici.
— Severino Boezio

In quanto ai guai personali di ciascuno di noi, essi fanno impallidire quelli di qualsiasi romanzo.
— Henry James

Non esisteva spettacolo più triste sul quale sorgere che quello di un uomo di buone qualità e buoni sentimenti, incapace di indirizzarli, incapace di aiutarsi e di rendersi felice, un uomo sensibile, succube della propria sorte avversa e rassegnato a farsi da essa divorare.
— Charles Dickens

Niente va mai così male che non possa andar peggio.
— Arthur Bloch

È consolazione per i disgraziati aver avuto compagni di sventura.
— Baruch Spinoza

Egli è così sfortunato che incorre in incidenti che sono iniziati ad accadere a qualcun altro.
— Don Marquis