Mi piacciono le persone che non riescono a morire nel loro letto.— Erri De Luca
Mi piacciono le persone che non riescono a morire nel loro letto.
Il sole è buono per chi lo piglia da fermo, sdraiato. Per chi lo porta sulla schiena da prima luce fino a sera, il sole è un sacco di carbone.
Il presente è la sola conoscenza che serve.
Di notte steso sul letto ascolto i battiti e so che non sono miei, ma i suoi, cuciti nel mio petto. Così sento di essere in due. Quello che vedo, assaggio, odoro, tocco, ascolto, glielo racconto.
Ho scritto i libri che non ha scritto, ho scalato le montagne che avrebbe voluto. Sono suo figlio perché ho ereditato i suoi desideri. Non si eredita il granaio, la casa, ma la penuria, il compito lasciato, la provvista mancata.
Mi chiedo da solo: non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci? Pare di no. Pare che ci vuole un'altra persona che avvisa.
Non ricordo più chi sia stato a raccomandare agli uomini, per il bene della loro anima, di fare due cose gradevoli... È un precetto che ho sempre seguito scrupolosamente, perché tutti i giorni mi sono alzato e sono andato a letto.
Nella vita trascino molto i miei rapporti, non posso accettare una separazione tra persone che per dieci anni hanno condiviso il letto. Credo che vi sia un modo per accettare una separazione, per viverla.
No, è ridicolo. Solo i codardi si nascondono sotto il letto, e io non sono un codardo... sono l'uomo di casa.
Quante persone hanno dormito in quel letto prima di te? Quante di loro erano malate? Quante di loro sono impazzite? Quante di loro sono morte?
Sì, pensò, tutto deriva dal fatto che non ti ho ucciso, e che sono venuto a letto con te. Ad ogni modo, in questo non ti sei sbagliata: sono cambiato. Ma non nel modo che credevi tu.
Sono andata a letto e le stelle non c'erano più. Ho pulito per bene il vetro della finestra, ma niente da fare. Erano sparite. Era sparita Sirio e Venere e Carmilla e Altazor. E anche Mab e Zelda e Bacbuc e Dandelion e la costellazione del Tacchino e la Croce di Lennon.
Non basta andare a letto per diventare una star... Ci vuole di più, molto di più. Però aiuta.
Il mio letto è una zattera che corre verso il divino.
Mentre ero sul letto di un ospedale militare, con un bel buco sparato nel centro della mia vita, ho cominciato a sognare di volare. Ero libero. Ma prima o poi... ti devi svegliare.
Il mio modo di vivere è estremamente semplice. Mi alzo la mattina e vado a letto la sera. Quello che faccio nel frattempo è occupare me stesso come meglio posso.