Il presente è la sola conoscenza che serve.
Il verbo amare mi aveva rivoltato, ridandomi la vita, non la stessa, ma quella presa a un altro.
Il cielo girava come una pagina, altre lettere salivano al posto di quelle già lette.
Ci vuole strafottenza quando si sente sparlare.
Invincibile è chi si solleva da terra per battersi di nuovo e a oltranza.
In nome della madre s'inaugura la vita.
La vita è come un respiro: non c'è passato... non c'è futuro; c'è solo l'attimo presente.
In tre tempi si divide la vita: nel presente, passato e futuro. Di questi, il presente è brevissimo; il futuro, dubbioso: il passato, certo.
L'integrale dei fuggenti attimi è l'ora.
Chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro.
Il futuro in ogni istante preme il presente perché sia una memoria.
Il puro presente è il processo impercettibile in cui il passato avanza divorando il futuro.
Io non vivo né nel mio passato, né nel mio futuro. Possiedo soltanto il presente, ed è il presente che mi interessa. Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.
Devi lasciare andare quella roba del passato perché non ha nessuna importanza. La sola cosa che ha importanza è chi tu scegli di essere ora!
Il passato non sta mai fermo un attimo: è mobile come una bandiera in una giornata di vento. Visto con gli occhi del presente, tende continuamente a modificarsi, fino a diventare quello che Sant'Agostino definiva «il presente del passato».
La vita porta a ricordare le cose che vorremmo dimenticare e così il nostro presente è amareggiato dal passato.
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