Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.— Ezra Pound
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
Ogni epoca abbonda dei propri doni, eppure solo alcune epoche li tramutano in sostanza durevole.
Gli indifferenti non hanno mai fatto la storia, non hanno mai neanche capito la storia.
La parola comunica il pensiero, il tono le emozioni.
L'arte non chiede mai a nessuno di fare nulla, di pensare nulla, di essere nulla. Esiste come esiste l'albero, si può ammirare, ci si può sedere alla sua ombra, si possono coglierne banane, si può tagliarne legna da ardere, si può fare assolutamente tutto quel che si vuole.
È facile andare agli estremi, difficile restare fermi nel mezzo.
Chi molto dice - pensa poco.
Ascoltate il linguaggio del futuro. La parola scomparirà del tutto ed è così che si parleranno gli esseri umani!
Pensare prima di parlare è la parola d'ordine del critico. Parlare prima di pensare è quella del creatore.
Tu vuoi un uomo che ti accompagni sulla spiaggia con una mano sugli occhi, per farti sentire la sensazione della sabbia sotto i piedi. Vuoi un uomo che ti svegli all'alba perché muore dalla voglia di parlarti... e non può aspettare per farti sentire cosa ti vuole dire.
Nel contesto della nostra cultura verbosa è significativo osservare che i Padri del deserto ci dissuadono dall'usare troppe parole.
La parola è un bel dono; ma non rende la ricchezza del nostro interno; è un riflesso smorto e tiepidissimo del sentimento, e sta alla sensazione come un sole dipinto al sole della natura.
Dopo circa quaranta secoli di civiltà orale la Parola è una moneta inflazionata.
Di ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere.
È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.
Per farsi capire dalle persone bisogna prima di tutto parlare ai loro occhi.