Perché uno brutto ricco è molto più bello di un brutto povero?— Fabio Fazio
Perché uno brutto ricco è molto più bello di un brutto povero?
Il piccolo schermo è affascinante, immediato, coinvolge, appassiona; il suo vero difetto è la superficialità, non può approfondire, può solo innescare desideri.
Come due strade che provengono lontane, dai due capi opposti del mondo e si incontrano. Questo è l'amore. Altri più semplicemente lo chiamano incrocio e ci mettono un semaforo.
Uno che arriva ad affacciarsi alla finestra tutte le domeniche all'ora di pranzo per gridare a una folla di turisti in difesa della famiglia e dei figli, ma perché non si sposa lui?
Il rapporto libri-televisione è difficile anche perchè per leggere occorre essere soli, in completa intimità; in televisione, da una parte e dall'altra dello schermo, siamo comunque sempre in troppi.
Leggere l'autobiografia di qualcuno è come fare un incontro di quelli che spesso ti cambiano la vita.
Internet offre una ricchezza inestimabile di informazioni, conoscenza, contatti umani. E' così grande che ha gli stessi pregi e gli stessi difetti del mondo reale: pieno di cose meravigliose e anche di porcherie e cose inutili.
La ricchezza assomiglia all'acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete.
L'operaio diventa tanto più povero quanto più produce ricchezza L'operaio diventa una merce tanto più a buon mercato quanto più crea merci.
La ricchezza è una condizione relativa: è ricco chi guadagna di più di quanto spende e, viceversa, è povero chi ha esigenze superiori al reddito.
Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Il sapiente non accetterà entro la soglia di casa sua nessun denaro di provenienza sospetta: non rifiuterà, però, né respingerà le grandi ricchezze dono della fortuna e frutto della virtù.
La ricchezza più grande che possediamo quando al mattino apriamo gli occhi è il giorno che abbiamo davanti. In quel breve spazio di tempo fatto di ore e di minuti, il gesto più bello che possiamo compiere è rivolgere un pensiero riconoscente a chi ci vuole bene e ci aiuta a vivere sereni.
Pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza.
Non è una vergogna diventare ricchi. Ma è una vergogna morire ricchi.
Il ricco è un cattivo povero, uno straccione troppo puzzolente di cui le stelle hanno paura.