Il tatto è il senso dell'avventura.— Fabrice Hadjadj
Il tatto è il senso dell'avventura.
La ragione non è più pensata come contemplativa, ma come ragione operativa.
Alcuni rimpiangono la prima volta che hanno abbracciato una ragazza, senza conoscere l'emozione di abbracciare per l'ennesima volta la propria moglie, pensando che forse è l'ultima.
La bestialità, in noi, è tardiva: appartiene a quelle civiltà raffinate che credono che tutto sia permesso e che, in conseguenza di ciò, entrano nella loro fase di decadenza.
Affinché il nostro desiderio infinito di giustizia possa essere colmato, occorre un giudice che adempia a queste tre condizioni: essere il signore della Storia; conoscere il segreto dei cuori; e operare per la riconciliazione e non per la distruzione.
Quando si crede bisognerebbe lottare per non ridurre Dio a un piccolo idolo domestico.
Il tatto è l'arte di camminare sulla carta bagnata senza lacerarla.
Parlate sempre alla donna come se ne foste innamorati, e all'uomo come se ne foste annoiati, alla fine della stagione vi sarete creati la fama di possedere il più squisito tatto sociale.
Tatto. La parte non detta di ciò che uno pensa.
Non sempre il silenzio significa tatto: è il tatto ch'è d'oro, non il silenzio.
Il tatto è la capacità di descrivere gli altri come loro stessi si vedono.