Il diavolo distingue perfettamente l'errore dalla verità, e moltiplica coscientemente gli errori per giocarci.
Ammettere la bontà al di fuori di sé, significa accettare che non siamo noi i giudici delle cose: se abbiamo ricevuto la vita, non ne siamo padroni.
La fiducia, come ogni atto di amore, non si colloca né in piena luce né nelle tenebre, ma in una penombra.
Affinché il nostro desiderio infinito di giustizia possa essere colmato, occorre un giudice che adempia a queste tre condizioni: essere il signore della Storia; conoscere il segreto dei cuori; e operare per la riconciliazione e non per la distruzione.
La morale della Chiesa non è contro il sesso, è la liberazione sessuale che è contro il sesso, perché lo riduce a un atto di consumo. La Chiesa è per la pienezza della sessualità.
Il primo peccato del diavolo è stata l'invidia, scaturita dal fatto di sapere che il Verbo si sarebbe incarnato.
Niente giustifica la tristezza: soltanto il diavolo ha ragioni per essere triste.
Ciò che viene da Dio porta pace e tranquillità; ciò che viene dal demonio, violenza, ansietà, turbamento.
Il nemico non sopporta l'amore, né la luce, né la verità.
Io mi fido degli uomini, è del diavolo che c'è in loro che non mi fido...
Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna.
Se Hitler invadesse l'inferno io farei quanto meno un rapporto favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni.
Il diavolo è morto il giorno stesso in cui sei nato.
Salute, o Satana, o ribellione, o forza vindice de la ragione!
Non credo al diavolo, ma è proprio quello che il diavolo spera: che non creda in lui.
Nessun ateo, per quanto ne so, ha confutato validamente l'esistenza del diavolo.
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