E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.— Fabrizio De André
E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.
Luce luce lontana più bassa delle stelle sarà la stessa mano che ti accende e ti spegne.
Gli arcobaleni d'altri mondi hanno colori che non so. Lungo i ruscelli d'altri mondi nascono fiori che non ho.
Guardate l'idrogeno tacere nel mare guardate l'ossigeno al suo fianco dormire.
Ho avuto sempre pochissime idee, ma in compenso fisse.
L'uomo dovrebbe imparare ad affrontare il dolore perché non è tutto da gettare via. C'è un dolore che tormenta e uno che matura. Un dolore che distrugge e un altro che avvisa per tempo di ciò che occorre fare.
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
Ogni dolore che non distacca è dolore perduto.
Il dolore inerisce alla vita come contrappunto che dà pienezza al fervore d'esistere.
Più parole potenti e azioni generose ha ispirate il dolore agli uomini, che la gioia.
Chi continua a esultare sul rogo, non trionfa sul dolore, ma del fatto di non provare dolore laddove se l'aspettava. Una metafora.
Nulla aveva consistenza, neppure il dolore.
Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore.
Ascoltatemi nel mio dolore, perché può darsi che non vi richiami mai più.
Se del dolore in se stesso non si è avuta già perfetta conoscenza in principio, come si potrà essa avere successivamente?