E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.— Fabrizio De André
E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.
Mannerini mi ha insegnato che essere intelligenti non significa tanto accumulare nozioni, quanto selezionarle una volta accumulate, cercando di separare quelle utili da quelle disutili.
Coltiviamo per tutti un rancore che ha l'odore del sangue rappreso ciò che allora chiamammo dolore è soltanto un discorso sospeso.
Gli arcobaleni d'altri mondi hanno colori che non so. Lungo i ruscelli d'altri mondi nascono fiori che non ho.
Un po' di tempo fa eravamo distratti lei portava calze verdi e dormiva con tutti. "Ma cosa fai domani" non lo chiese mai a nessuno s'innamorò di tutti noi non proprio di qualcuno.
Così fu quell'amore dal mancato finale così splendido e vero da potervi ingannare.
L'attrazione nasce da un dolore profondo, non dalla rivalsa di tante donne di oggi decise a restare giovani.
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l'uomo.
Il dolore ha certi limiti che non conviene oltrepassare.
Chi si abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto.
In una scala da 1 a 10, come valuti il tuo dolore?
Non credo che nessuno di noi possa parlare del dolore finché non ne è fuori.
È sincero il dolore di chi piange in segreto.
Chi continua a esultare sul rogo, non trionfa sul dolore, ma del fatto di non provare dolore laddove se l'aspettava. Una metafora.
Dimmi il tuo rapporto con il dolore e ti dirò chi sei!
Certe persone e io sono fra loro, odiano il lieto fine. Ci sentiamo defraudati. Il dolore è la norma.