Gli anni non contano.
La gente non la cambi, non ne modifichi il cuore e la testa. La natura umana non puoi renderla diversa, ma forse per rendere migliore, almeno un po', il nostro pianeta sarebbe sufficiente qualcosa di molto semplice: essere più gentili l'uno con l'altro.
Chi disprezza il prossimo si preoccupa già troppo del prossimo.
Una delle offese che si fanno alla Costituzione è l'indifferenza alla politica.
Chi tranquillamente rinuncia al bene della vita, che odia l'esistenza quaggiù, talché vi preferisce un'infelice eternità, deve essere niente mosso dalla meno efficace e piú lontana considerazione dei figli o dei parenti.
Rifiuta la tua percezione di ferita e la ferita stessa sparirà.
Se l'ignoranza e la passione sono i nemici della moralità nel popolo, bisogna anche confessare che l'indifferenza morale è la malattia delle classi colte.
La tolleranza è un altro nome per l'indifferenza.
La natura è fondamentalmente indifferente. È spietata, noncurante nei tuoi confronti. Non le interessa se vivi o se muori, se hai successo o fallisci, se provi piacere o dolore.
La salute è quel qualcosa di intangibile per la quale la gente spende con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla ma per la quale spenderebbe fino all'ultimo centesimo per riconquistarla una volta che l'abbia perduta.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza.