La donna? Solo il diavolo sa cos'è.
Vi giuro, signori, che aver coscienza di troppe cose è una malattia, una vera e propria malattia. Eppure sono convinto che non soltanto una coscienza eccessiva, ma la coscienza stessa è una malattia.
La questione è nella vita, unicamente nella vita, nella scoperta della vita, sconfinata ed eterna, e non certo nella scoperta di nuove terre.
Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più.
L'umanità troverà in se stessa la forza di vivere per la virtù anche senza credere nell'immortalità dell'anima! La troverà nell'amore per la libertà, per l'uguaglianza, per la fratellanza.
Non è possibile amare la perfezione; la perfezione può essere solo contemplata come tale, non è forse vero?
Se il Demonio continua ancora a farvi lotta vuol dire che non siamo ancora preda sua, vuol dire che nonostante la fatica e la debolezza non ci siamo arresi.
Non sono né il diavolo né il medico a guarire, ma solo Dio attraverso la medicina.
Abbiamo fatto il lavoro del diavolo.
Chi si attende che nel mondo i diavoli vadano in giro con le corna e i buffoni con i campanelli, ne diventerà sempre preda e lo zimbello.
Il diavolo è morto il giorno stesso in cui sei nato.
Io mi fido degli uomini, è del diavolo che c'è in loro che non mi fido...
Il demonio spesso ci fa un quadro dipinto a vividi colori dei difetti altrui, ed oscura i nostri.
Il diavolo è l'alibi di Dio.
Per gli italiani l'inferno è quel posto ove si sta con le donne nude e con i diavoli ci si mette d'accordo.
Niente giustifica la tristezza: soltanto il diavolo ha ragioni per essere triste.