La donna? Solo il diavolo sa cos'è.— Fëdor Dostoevskij
La donna? Solo il diavolo sa cos'è.
Non importa amare o odiare, fare il bene o fare il male, se ciò conduce inesorabilmente a commettere l'unico vero peccato, che è quello di distrarsi dal prossimo perché travolti dalla propria passione.
Non è facile giudicare la bellezza. Io non sono pratico. La bellezza è un mistero.
In alcuni casi è davvero più ammirevole lasciarsi trasportare da un'emozione, per quanto irragionevole, ma comunque generata da profondo amore, che non rimanere ad essa insensibili.
Vado fra gli uomini, ignoro il domani ma sento che comincia una nuova vita.
Dio è il dolore della paura della morte.
Non si comprenderebbe l'opera salvifica di Gesù Cristo se si negasse l'esistenza di Satana.
Niente giustifica la tristezza: soltanto il diavolo ha ragioni per essere triste.
Il nemico si comporta come una donna, poiché suo malgrado, è debole e vuole sembrar forte.
Il diavolo ha per Dio le prospettive più ampie, per questo si tiene lontano da lui il diavolo, cioè il più antico amico della conoscenza.
Come ci riesce bene il diavolo quando ci vuol mettere la coda!
Io mi fido degli uomini, è del diavolo che c'è in loro che non mi fido...
Vi sono delle persone alle quali il diavolo non impedisce di fare il bene, perché il bene che fanno gli serve per ingannarle.
Salute, o Satana, o ribellione, o forza vindice de la ragione!
Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna.
Si racconta che il diavolo è stato il primo a fare l'acquavite. Per una buona azione sia detto "grazie" anche al diavolo.