L'amicizia è fatta di lealtà, non di passiva fedeltà.
I giornalisti seguono e descrivono gli eventi. Naturalmente è sbagliato quando magari cercano di crearli in laboratorio, perché poi questi influenzino i processi. Non è compito del giornalista. Il compito del giornalista è quello di raccontare la realtà, fornire un servizio ai propri lettori.
Il giornalista deve avere sempre e comunque una religione del dubbio.
Non deve prevalere un asettico e arido cinismo del giornalismo che non crede più in nulla. Il giornalismo deve essere in qualche modo portatore di valori. Ogni testata, ogni giornale ha una sua storia.
Nell'indifferenza etica crescono i pregiudizi, nell'ignoranza si cementano gli odi e i sospetti; nella perdita dei valori della cittadinanza, scritti mirabilmente nella nostra Costituzione, fermentano i germi di nuove violenze.
Le parole affrettate fanno perdere le amicizie.
Per quanto sia raro il vero amore, è ancor più rara la vera amicizia.
Il vero amico si riconosce nell'avversa fortuna.
Amicizia. Raddoppia le gioie e divide le angosce a metà.
Il miglior motivo per telefonare a un amico è di non averne nessuno.
Quando incontri un amico, dimentica le tue disgrazie.
Un vero amico non si mette mai di mezzo nel tuo cammino, a meno che tu non stia cadendo in basso.
La forza dell'amicizia è in questo, che da molte anime se ne forma una sola.
Sei uno schiavo? Allora sei incapace di essere amico. Sei un tiranno? Allora sei incapace di avere amici. Per troppo tempo nella donna si è celato uno schiavo e un tiranno. Perciò la donna non è ancora capace di amicizia: essa conosce solo l'amore.
L'amicizia è superflua, come la filosofia, come l'arte. Non ha nessun valore di sopravvivenza; piuttosto, è una di quelle cose che danno valore alla sopravvivenza.