L'amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte.
Certuni sarebbero saggi, se non fossero persuasi di esserlo.
La speranza è la più grande falsificatrice della verità.
L'uomo prudente va con i piedi di piombo e preferisce peccare per difetto che per eccesso.
Quanto più una torcia fa luce, tanto più si consuma e tanto meno dura.
Per acquistare stima, bisogna accostarsi ai più eminenti; una volta acquistata, bisogna stare fra i mediocri.
Le amicizie nate sul campo durante le gare sono le vere medaglie d'oro in una competizione. I premi col tempo si consumano, mentre le amicizie non si ricoprono di polvere.
L'amicizia è niente altro se non un perfetto accordo nelle cose divine e umane, unito con un sentimento di benevolenza e affetto.
Un amico fedele ride alle tue barzellette anche quando non sono così divertenti, e simpatizza con i tuoi problemi anche quando non sono così gravi.
Le compagnie più piacevoli sono quelle nelle quali fra i membri regna un sereno rispetto reciproco.
Se si riesce a mettere insieme l'io e il tu dell'amore con il noi dell'amicizia, allora si realizza il miracolo della vita piena.
Un amico in un'intera vita è molto; due sono tanti; tre sono quasi impossibili. L'amicizia ha bisogno di un certo parallelismo delle vite, di una comunanza di pensiero, di una rivalità d'intenti.
L'amicizia racchiude in se moltissimi e grandissimi vantaggi; ma ce n'è uno che senza dubbio li supera tutti: essa irradia nell'avvenire la luce di liete speranze e non permette che l'animo si fiacchi e cada a terra.
O l'amicizia preziosa o l'ostilità durissima.
L'amicizia non è altro che un nome.
Un amico deve essere un maestro nell'arte di indovinare e nell'arte di tacere.