Con la quiete e con l'astinenza si discacciano gagliardissimi mali.
Se dormendo supino provate difficoltà di respiro, o vi paja d'aver sul petto una pietra; non vi prendete paura di spiriti maligni, attesoche altro non è che la circolazione del sanguo ritardata.
Non usare alcun medicamento, bene spesso è l'ottima sorta di medicamento.
Il sangue si è il tesoro della vita; però non è da dissiparsi temerariamente.
Le purghe d'ogn'anno, ì salassi annuali si usino da coloro, a'quali non basta l'animo di osservar astinenza, e sobrietà nel mangiar o nel bere.
Le stanze non esposte ad un'aria che trapassi fuggitele come la peste.
La quiete si ha da sacrificare alla coscienza e all'onore.
Per la maggior parte degli uomini quiete è torpore, attività furore.