Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.— Francesco Orestano
Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.
Il solo delitto imperdonabile consiste nell'interrompere l'esperimento della propria vita prima del suo termine naturale.
È un suicidio vivere all'estero. Ma come sarebbe essere a casa? Un persistente disfacimento.
Suicidarsi! Ma si passa la vita a farlo!
Già domani milioni di persone mi malediranno; ma è questo che ha voluto il destino.
Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, amore, disillusione, destino, morte.
Se perdessi tutto sono sicuro che finirei come Ernest Hemingway o Romain Gary. Il suicidio è una cosa da grandi uomini.
Ma non mi lamenterò più. Ho ricevuto la vita come una ferita e ho proibito al suicidio di guarire la cicatrice. Voglio che il Creatore ne contempli, in ogni ora della sua eternità, il crepaccio spalancato.
Ricorda, al mondo c'è solo omicidio. Non esiste suicidio.
Ricordate, la democrazia non dura a lungo. Ben presto si esaurisce, diventa un rifiuto e uccide se stessa. Non esiste democrazia che non commette suicidio.
Uno dei mali provocati dall'allungamento artificiale della vita è che molti, vogliosi di mettere fine ai loro giorni, sono costretti a rimandare l'atto liberatore perché i loro vecchi, a cui non possono infliggere il dolore del proprio suicidio, sono ancora vivi.