Il mondo è grigio, il mondo è blu Cuccuruccucu, Paloma. Aiaiaiaiai, cantava.
E per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità.
Vuoto di senso crolla l'Occidente soffocherà per ingordigia e assurda sete di potere e dall'Oriente orde di fanatici.
La primavera cominciò un po' di tempo prima e l'erba si vedeva appena e noi stavamo bene.
Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.
Di più, seguimmo per istinto le scie delle comete come avanguardie di un altro sistema solare.
Qui nun c'è Gianna, Aida, né Berta che filava e quando tramonta il sol, Maria se n'è già andata. Malgrado i cambiamenti, 'sto cielo è sempre blu, è sempre der colore che l'hai lasciato tu.
Chi solo ogni tanto, chi tutte le sere.
Ho visto un'alba blu.
Alle sei, puntualmente, il sole tramontò dietro le Blue Mountains in un'ultima fiammata d'oro, un manto d'ombra viola si stese su Richmond Road, mentre grilli e raganelle, negli eleganti giardini, cominciavano a frinire e gracidare.
Come ultimo sguardo sul mondo non è male, vero?
Come vedete quest'albero? Verde? E allora mettete del verde, il più bel verde della vostra tavolozza. E quest'ombra? Piuttosto blu? Non temete allora di dipingerla col blu più intenso possibile.
Bluntman e Chronic è il peggior fumetto che io abbia mai letto, Jay e Silent Bob sono personaggi idioti, un paio di stonati che ripetono stupide frasi fatte, alla Stanlio e Ollio o Bush e fratello.
C'era una volta un uomo, che avea belle case e belle ville, vasellame d'oro e d'argento, mobili ricamati, carrozze tutte dorate; ma per disgrazia quest'uomo avea la barba blu; e ciò lo rendeva così brutto e terribile, che non c'era donna o ragazza che non scappasse in vederlo.
Il dipingere è meraviglioso, rende più allegri e più pazienti. Dopo non si hanno le dita nere come quando si scrive, ma rosse e blu.