La natura fa il merito e la fortuna lo mette in opera.
La follia è molto rara negli individui, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
Sebbene gli uomini si adulino essi stessi per le loro grandi azioni, esse non sono così spesso frutto di un grande progetto quanto del caso.
La debolezza di carattere è l'unico difetto che non si può correggere.
Non si desidera mai ardentemente ciò che si desidera solo con la ragione.
Non basta avere grandi qualità: bisogna saperle amministrare.
Chi, per esser privo di beni della fortuna, si lagna di non aver nulla e di non esser nulla, fa di sé quel giudizio i suoi nemici potrebbero fare, e che egli mostra di meritarsi.
La fortuna da troppo a molti, ma abbastanza a nessuno.
Agli arditi la fortuna è amica.
Quando la fortuna lusinga, lo fa per tradire.
La natura ci tradisce, la fortuna cambia, un dio guarda dall'alto tutte queste cose.
Alle fortune che già brillano, fortune s'aggiungono.
Con la virtù per guida, la fortuna per compagna.
Non è tuo ciò che la fortuna ha fatto tuo.
Sono convinto che la fortuna la devi creare. La devi prendere al volo per riuscire a fare nella vita quello che davvero vuoi.
Quando Fortuna vien, prendila a man salva, dinanzi dico, perché direto è calva.
E' una cosa ben schifosa, il successo. La sua falsa somiglianza con il merito inganna gli uomini.
Non vi è merito nel confessare se non ciò che è inconfessabile.
Se l'allievo è intelligente, il maestro si prende il merito.
Il suo merito più significativo, quello che, forse, costituisce un «unicum» nell'ampio ventaglio delle culture mondiali e che le ha consentito più volte di risorgere dalle proprie rovine quando pareva condannata a morte certa, è stata la capacità di fare autocritica.
Il mondo ricompensa più spesso le apparenze del merito che il merito stesso.
Poter nuocere a qualcuno e non volerlo fare è un grandissimo titolo di merito.
Il merito prevale sull'età.
Non sono né la Lollobrigida, né Marylin, non merito tante attenzioni, sebbene spesso abbia anch'io un bel culo!
So non sei un pusillanime o un tristo, dirai: Meglio non avere ciò di cui s'è meritevoli, che essere immeritevoli di ciò che si ha.
Il merito di ubbidire perde, chi chiede la ragione del comando.
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