L’idea espressa mette in discussione la spontaneità dei sentimenti e il modo in cui l’essere umano arriva a provare ciò che chiama amore. Alcuni rapporti nascono più dalla suggestione che dall’incontro autentico tra due persone. Prima ancora di vivere un legame reale, si interiorizzano racconti, modelli culturali, storie ascoltate e immagini idealizzate. In questo modo, ciò che viene riconosciuto come amore può essere il risultato di un’aspettativa, di un bisogno di conformarsi o di un desiderio di vivere un’esperienza narrata come indispensabile per sentirsi completi. L’innamoramento diventa allora, almeno in parte, un fenomeno imitativo: si segue un copione appreso, più che rispondere a un moto interiore genuino. Da questa prospettiva, il sentimento rischia di trasformarsi in una ricerca di conferma sociale o in un tentativo di aderire a un ideale romantico preconfezionato. Si solleva così il dubbio su quanto sia autentico ciò che si prova e quanto invece sia guidato dall’immaginario collettivo, mostrando una sottile distanza tra la profondità di un legame sincero e la pressione invisibile delle idee condivise sull’amore.