La televisione è chewing-gum per gli occhi.
Noi dobbiamo costruire edifici più grandiosi su una base più solida, un ideale di architettura organica che si accordi con l'ideale della vera democrazia.
Si realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile.
Pensare semplice, come era solito dire il mio vecchio maestro, significa ridurre l'intero delle sue parti ai minimi termini, tornando indietro ai primi princìpi.
Se si vende, è arte.
La tv vive di cinema, ma il cinema muore di tv.
La Televisione ha tutte le caratteristiche del farmaco: agisce sul sistema nervoso centrale, crea un'elevata dipendenza, necessita di dosi crescenti e, infine, disorganizza la tua vita.
La televisione è un mezzo di intrattenimento che permette a milioni di persone di ascoltare contemporaneamente la stessa barzelletta, e rimanere egualmente sole.
La televisione è quell'apparecchio che permette a persone che non hanno niente da fare di guardare gente che non sa fare niente.
La dimensione fredda della tv è anche il viso freddo, senza espressione, dei teenager.
Non è la tv a essere pericolosa, ma il ruolo che le affidiamo.
Per sopravvivere in televisione senza diventare l'imitazione di sé stessi occorre un solido senso della misura, il coraggio di sparire ogni tanto.
Se la scuola fosse più efficace, la televisione non sarebbe tanto potente.
Ormai la parola pubblica è morta, sostituita da un potentissimo elettrodomestico. Chi lo possiede - per dirla con De Gasperi - «vince le elezioni».
In TV c'è più calcio che in una cura per osteoporosi.