La televisione crea l'oblio, il cinema ha sempre creato dei ricordi.
La mia lotta particolare è la lotta contro il cinema americano, contro l'imperialismo economico ed estetico del cinema americano che manda in rovina il cinema mondiale.
La cultura è la regola; l'arte è l'eccezione.
Io non invento niente, leggo molto. La mia originalità e il mio fardello stanno nel credere che il cinema sia fatto più per pensare che per raccontare storie.
Ora ho delle idee sulla realtà, mentre quando ho cominciato avevo delle idee sul cinema. Prima vedevo la realtà attraverso il cinema, e oggi vedo il cinema nella realtà.
Il cinematografo talvolta è arte, ma è sempre industria.
Non è necessario essere folli per fare del cinema. Ma aiuta molto.
Al cinema preferisco la televisione. Non è lontana dal bagno.
Il cinema deve usare necessariamente linguaggi diversi da quelli letterari. Il regista deve dare la sua lettura interpretativa.
Io sono un animatore. Mi sento come se fossi il direttore di una fabbrica di cinema d'animazione. Non sono un dirigente. Sono un po' come un caposquadra, come il capo di un team di artigiani. Questo è lo spirito con cui lavoro.
Mio padre mi portava al cinema di continuo. Mi ha raccontato del primo film che ha visto. È entrato in una sala buia e su uno schermo bianco ha visto un razzo volare nell'occhio dell'uomo nella Luna. Gli si è conficcato dentro. Ha detto che è stato come vedere i suoi sogni in pieno giorno.
Una delle cose migliori dell'essere un attore è che si lavora nell'ambito di una meritocrazia.
Il cinema mi ha reso uno specialista del nulla. È l'onniscienza del regista: la specializzazione in nulla.
Il teatro è condannato a morire da sé e deve consegnare il suo retaggio al cinematografo. Il cinematografo, tramutati in un ramo industriale l'ingenuo realismo e l'artisticità di Cechov e Gorki, spiana la strada al teatro dell'avvenire, alla libera arte dell'attore.
L'aereo è come il cinema, esistono solo errori umani. Un brutto film è un errore umano.