Chi mangia dimentica la fame altrui.— Franz Joseph Emil Fischer
Chi mangia dimentica la fame altrui.
Chi non è in grado di fare qualche cosa per gli altri, ha almeno il dovere di partecipare alle sofferenze altrui senza ulteriori commenti.
Nessuno sa essere tanto modesto da non considerarsi migliore di quanto effettivamente sia.
La nostra vita è l'immagine fedele della nostra filosofia reale, non presunta.
Ci sono persone nel mondo così affamate, che Dio non può apparire loro se non in forma di pane.
La fame uccide la generosità, azzoppa il coraggio.
Nell'anno del Signore, 1314, patrioti scozzesi, affamati e soverchiati nel numero, sfidarono il campo di Bannockburn. Si batterono come poeti guerrieri. Si batterono come scozzesi. E si guadagnarono la libertà.
I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell'opulenza. La chiesa trasale davanti a questo grido d'angoscia e chiama ognuno a rispondere con amore al proprio fratello.
Il denaro non è tutto nella vita. Ma vallo a spiegare a chi non ha nemmeno i soldi per comprarsi da mangiare.
Sono come il figlio d'una povera affamata, che piange perché vuol mangiare, spinto dall'intensità della fame, incurante delle condizioni disperate della sua povera e pietosa madre, sconfitta dalla vita.
Uno stomaco vuoto non è un buon consigliere politico.
Bisogna alzarsi da tavola con la fame.
Il comunismo possiede un linguaggio che ogni persona può comprendere: i suoi elementi sono fame, invidia, e morte.
Signore, dona pane agli affamati, e fame a coloro che hanno pane.