Ogni morto di fame è un uomo pericoloso.— Elio Vittorini
Ogni morto di fame è un uomo pericoloso.
Io so che cosa vuol dire un uomo senza una donna, credere in una, essere di una, eppure non averla, passare anche anni senza che tu sia uomo con una donna, e allora prenderne una che non è la tua ed ecco avere, in una camera d'albergo avere, invece dell'amore, il suo deserto.
Il vento, gli odori. No. Una canzone lontana. Oppure il mio passo sul selciato. Nel buio io non so. Ma so che sono tornato a casa.
Se avessi avuto i mezzi per viaggiare sempre credo che non avrei scritto un rigo.
Sirene! Demoni marini, pesci diavolo, sempre affamate di carne umana. Solcheremo i mari delle sirene!
L'immaginazione può creare la fame e la sete, produrre secrezioni anormali e causare malattie.
Principio e fine di ogni bene è la soddisfazione del ventre, e al ventre si riporta tutto ciò che è superfluo e ogni marchingegno umano.
La carenza mondiale di cibo che affligge ben cinquecento milioni di bambini potrebbe essere risolta al costo di un solo giorno di guerra.
Feconda una donna ogni volta che l'ami così sarai uomo di fede: poi la voglia svanisce e il figlio rimane e tanti ne uccide la fame.
Il matrimonio è una cosa esagerata: è come se uno che ha fame comprasse un ristorante.
L'uomo viene ucciso più dal cibo che dalla spada, ma le istituzioni vengono uccise dal ridicolo.
Il denaro non è tutto nella vita. Ma vallo a spiegare a chi non ha nemmeno i soldi per comprarsi da mangiare.
Tre malattie vi erano anticamente: il desiderio, la fame e la vecchiaia; dal macello del bestiame altre novantotto ne conseguirono.
E non avevo fame. Allora capii che la fame è un istinto di chi guarda le vetrine dal di fuori. L'entrare le disperde.