Per chi ignora l'appetito il primo morso della fame è al contempo una sofferenza e un'illuminazione.— Muriel Barbery
Per chi ignora l'appetito il primo morso della fame è al contempo una sofferenza e un'illuminazione.
In fondo mi chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il canto.
Forse essere vivi è proprio questo: andare alla ricerca degli istanti che muoiono.
L'amore non deve essere un mezzo, l'amore deve essere un fine.
In fin dei conti, gli adolescenti credono di diventare adulti scimmiottando adulti rimasti bambini che fuggono davanti alla vita.
Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un'oscura rete che seppellisce la speranza.
Il bere vino puro calma la fame.
Ogni ordigno prodotto, ogni nave da guerra varata, ogni missile lanciato significa un furto ai danni di coloro che sono affamati e non sono nutriti, di coloro che sono nudi ed hanno freddo.
Gli spiriti sono in genere meno affamati degli stomaci, e sopportano più allegramente la penuria.
La fame è insolente, dovrà essere saziata.
Nell'anima degli affamati i semi del furore sono diventati acini, e gli acini grappoli ormai pronti per la vendemmia.
La fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna piú.
Non è che non ci sia il rock in Italia, ci sono anche tantissimi gruppi, ma la maggior parte fa la fame perché non riesce ad emergere.
Non si dovrebbe ritornare al cibo altro che quando lo stomaco chiama con insistenza soccorso.
Oggi il settanta per cento dell'umanità muore ancora di fame, e il trenta per cento fa la dieta.
E non avevo fame. Allora capii che la fame è un istinto di chi guarda le vetrine dal di fuori. L'entrare le disperde.