L'evoluzione umana, un crescere della potenza della morte.
Quando io dico una cosa, essa perde subito e definitivamente la sua importanza; quando la scrivo la perde lo stesso, ma talvolta ne acquista una nuova.
Da un certo punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro. È quello il punto al quale si deve arrivare.
Un idiota è un idiota; due idioti sono due idioti. Diecimila idioti sono un partito politico.
Chi cerca non trova, ma chi non cerca viene trovato.
Mentre si ride, si pensa che ci sarà sempre tempo per la serietà.
L'evoluzione passa attraverso porte strette e poi chi sa se sono le porte giuste? Probabilmente sono le uniche.
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? Darwinismo capovolto.
Come Giano, l'evoluzione deve sempre guardare in due direzioni: all'interno, verso la regolarità dello sviluppo e la fisiologia delle creature viventi, e all'esterno, verso i capricci e le esigenze dell'ambiente.
L'evoluzione di tutte le specie viventi, compreso l'uomo, è avvenuta grazie alla selezione naturale.
L'evoluzione è tutto. La pesca, un tempo, era una mandorla amara; il cavolfiore non è che un cavolo che ha frequentato l'università.
L'evoluzione, in fondo, è il modo in cui Dio crea.
La storia dell'evoluzione insegna che l'universo non ha mai smesso di essere creativo o inventivo.
Un altro aspetto curioso della teoria dell'evoluzione è che tutti pensano di capirla!
Coloro che ancora oggi mettono in dubbio la validità della teoria dell'evoluzione biologica fanno semplicemente ridere.
La vita organica, ci dicono, si è evoluta gradualmente dal protozoo al filosofo, e questa evoluzione, ci assicurano, rappresenta senza dubbio un progresso. Disgraziatamente, chi ce lo assicura è il filosofo, non io protozoo.
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