Un credo è come una ghigliottina, altrettanto pesante, altrettanto leggero.— Franz Kafka
Un credo è come una ghigliottina, altrettanto pesante, altrettanto leggero.
L'uomo soffre forse di più o, se vogliamo, ha minore resistenza, mentre invece la donna soffre sempre senza colpa.
Tutto è in gioco. Voi vedete più di me. Io sono nelle mie stanze, ma so che il tempo si fa sempre più grigio e torbido. Questa volta abbiamo un autunno più che mai triste.
Spesso è più sicuro essere in catene che liberi.
Il suicida è un carcerato che, nel cortile della prigione, vede una forca, crede erroneamente che sia destinata a lui, evade nottetempo dalla sua cella, scende giù e s'impicca da sé.
Il lavoro intellettuale strappa l'uomo alla comunità umana. Il lavoro materiale, invece, conduce l'uomo verso gli uomini.
Non credere a nulla, non importa dove l'hai letta o chi l'ha detto, neppure se l'ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso.
Dobbiamo credere perché i nostri antenati remoti hanno creduto. Ma questi nostri avi erano di gran lunga più ignoranti di noi, hanno creduto cose che oggi ci sarebbe impossibile accettare.
Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata.
Poca gente è degna di non credere a niente.
Credendo a se stesso, l'uomo si espone sempre al giudizio della gente, credendo agli altri ha sempre l'approvazione di chi lo circonda.
Per credere a qualcosa, ai giorni nostri, bisogna essere allucinati.
Le più diffuse credenze traggono la loro forza dall'inverificabilità.
Io credo in Dio. Il problema è che credo a tutti.
Non ha importanza che una cosa sia vera, l'importante è crederci!