Il commercio con gli uomini ci seduce a osservare noi stessi.
Teoricamente esiste una possibilità di felicità perfetta: credere in quello che c'è di indistruttibile in se stessi e non sforzarsi di aspettarlo.
La vera via passa per una corda che non è tesa in alto, ma appena al di sopra del suolo. Sembra destinata a far inciampare più che a essere percorsa.
Quando io dico una cosa, essa perde subito e definitivamente la sua importanza; quando la scrivo la perde lo stesso, ma talvolta ne acquista una nuova.
Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?
L'evoluzione umana, un crescere della potenza della morte.
Commerciare con tutte le nazioni, stringere alleanze con nessuna.
Il commercio mondiale è imperniato quasi interamente su dei bisogni: bisogni non del consumo individuale, ma della produzione.
Lasciati ingannare! Non disturbare il buon funzionamento del commercio!
L'inclinazione a trafficare, barattare, scambiare una cosa con un'altra è comune a tutti gli uomini e non si trova in nessun'altra razza di animali.
Il commerciante ha in tutto il mondo la medesima religione.
Ecco da cosa si vede il buon commerciante. Ti fa comprare quello che lui vuol vendere.
Lo spirito commerciale è lo spirito del mondo. È senz'altro lo spirito grandioso. Esso mette tutto in movimento e collega tutto. Risveglia paesi e città, nazioni e opere d'arte. È lo spirito della civiltà, la perfezione del genere umano.
Il commercio è ladrocinio se non è scambio.
Il commercio è la scuola della frode.
Il libero commercio non è un principio, ma un espediente.