Il commerciante ha in tutto il mondo la medesima religione.— Heinrich Heine
Il commerciante ha in tutto il mondo la medesima religione.
Comprimi ora il tuo cuore sul mio, sicché le fiamme unite si consumino.
Per una donna la bruttezza è già metà della strada verso la virtù.
I saggi producono idee nuove, gli stupidi le spargono.
Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Il commercio inchiuderà eternamente come prima idea sua essenziale che uno dia liberamente una cosa e l'altro liberamente la ricambi.
Il libero commercio non è un principio, ma un espediente.
Il commercio è ladrocinio se non è scambio.
L'inclinazione a trafficare, barattare, scambiare una cosa con un'altra è comune a tutti gli uomini e non si trova in nessun'altra razza di animali.
Il commercio è la scuola della frode.
Il commercio mondiale è imperniato quasi interamente su dei bisogni: bisogni non del consumo individuale, ma della produzione.
Commerciare con tutte le nazioni, stringere alleanze con nessuna.
Ecco da cosa si vede il buon commerciante. Ti fa comprare quello che lui vuol vendere.
Lo spirito commerciale è lo spirito del mondo. È senz'altro lo spirito grandioso. Esso mette tutto in movimento e collega tutto. Risveglia paesi e città, nazioni e opere d'arte. È lo spirito della civiltà, la perfezione del genere umano.