Il libero commercio non è un principio, ma un espediente.
Ciò che ci attendiamo non capita quasi mai; generalmente capita ciò che meno ci aspettiamo.
Come tutti i grandi viaggiatori ho visto più di quanto ricordi e ricordo più di quanto ho visto.
Quando ho voglia di leggere un romanzo, ne scrivo uno.
Quel che è delitto fra la moltitudine è soltanto un vizio fra i pochi.
Ci sono tre generi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le statistiche.
Il commercio con gli uomini ci seduce a osservare noi stessi.
Il commercio è la scuola della frode.
Il commercio è ladrocinio se non è scambio.
L'inclinazione a trafficare, barattare, scambiare una cosa con un'altra è comune a tutti gli uomini e non si trova in nessun'altra razza di animali.
Ecco da cosa si vede il buon commerciante. Ti fa comprare quello che lui vuol vendere.
Il commercio mondiale è imperniato quasi interamente su dei bisogni: bisogni non del consumo individuale, ma della produzione.
Lasciati ingannare! Non disturbare il buon funzionamento del commercio!
Commerciare con tutte le nazioni, stringere alleanze con nessuna.
Il commercio inchiuderà eternamente come prima idea sua essenziale che uno dia liberamente una cosa e l'altro liberamente la ricambi.
Lo spirito commerciale è lo spirito del mondo. È senz'altro lo spirito grandioso. Esso mette tutto in movimento e collega tutto. Risveglia paesi e città, nazioni e opere d'arte. È lo spirito della civiltà, la perfezione del genere umano.