Ci si domandava: Che cosa è Dio? E la filosofia tedesca ha risposto: è l'uomo.
Tutte le dispute tradizionali dei filosofi sono, per la maggior parte, infondate e infruttuose.
Conoscere la storia della filosofia significa sapere che i più grandi pensatori della Storia, i profeti delle tribù e delle nazioni, sono stati ottimisti. La crescita della filosofia è la storia della vita spirituale dell'uomo.
I filosofi è cosa strana, non capiscono nulla di arte, mentre gli artisti capiscono assai di filosofia: segno è che l'arte è anche filosofia, ma la filosofia non è arte.
La filosofia è la terra di nessuno tra la scienza e la teologia, esposta dunque agli attacchi da entrambe le parti.
La filosofia non c'impedisce di commettere errori, ma ce li spiega.
La filosofia non è un "sapere", ma un "atteggiamento". L'atteggiamento di chi non smette di fare domande e di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive.
Il vero eroe alla fine muore. Quelli che restano sono i filosofi.
Il filosofo è difficile a scorgersi proprio per la luce della regione che abita: egli procede, infatti, attraverso ragionamento sempre guidato dall'idea dell'essere. È naturale che gli occhi della moltitudine, rivolti a questa divina regione, non riescano a reggere.
L'ozio è il padre di ogni filosofia. Quindi la filosofia è un vizio?
Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio, dice Aristotele. Manca il terzo caso: bisogna essere l'uno e l'altro, un filosofo.