Se uno attraversa il fuoco per la sua dottrina che mai prova ciò! Cosa maggiore è che la dottrina propria venga dal rogo di se stessi.
Se un uomo ha una fede robusta può indulgere al lusso dello scetticismo.
Fintantoché il prete sarà ancora ritenuto una specie superiore di uomo, questo negatore, calunniatore, avvelenatore per professione della vita, non ci sarà risposta alla domanda: che cos'è verità?
La scienza moderna ha come scopo: meno dolore possibile, vita più lunga possibile, cioè una specie di eterna beatitudine, in verità molto modesta in confronto con le promesse delle religioni.
Sempre la vita diventa più dura verso la cima: aumenta il freddo, aumenta la responsabilità.
Il nobile sarcasmo di un romano, dinanzi al quale si sta facendo un vergognoso abuso della parola "verità", ha arricchito il Nuovo Testamento dell'unica parola che abbia un valore, la quale è la sua critica, persino il suo annullamento: "che cos'è verità"?
Il valore attribuito a una dottrina dipende molto meno dalla sua correttezza che dal prestigio posseduto da colui che la enuncia.
La dottrina è come una zattera che vi serva ad attraversare un fiume. Quando siete giunti sulla sponda opposta, lasciatela andare.
Le dottrine debbono cominciare da quando cominciano le materie che trattano.
Amiamo la dottrina per il prestigio del suo insegnante.
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