"Fede" significa non voler sapere quel che è vero.
Grazie alla musica le passioni godono di se stesse.
L'opinione piacevole viene accolta come vera: questa è la prova del piacere (o come dice la Chiesa, la prova della forza), di cui tutte le religioni vanno così fiere, mentre se ne dovrebbero vergognare.
Gli autori più spiritosi producono il sorriso più impercettibile.
Occorre avere un po' di caos in sé per partorire una stella danzante.
Il cristiano ordinario è una pietosa figura, un uomo che veramente non sa contare fino a tre, e che del resto, proprio a causa della sua irresponsabilità, non meriterebbe di essere punito così duramente come il Cristianesimo gli promette.
Moriamo con la fede che solo vera è la Pace, solo vero è il bene, solo vero è l'Eterno.
Nell'atto di fede c'è sempre un momento in cui bisogna chiudere gli occhi e buttarsi in acqua con cuore intrepido e senza garanzia apparente.
La fede si sposta. La gente comincia a credere nel dio e finisce per credere nella struttura.
È nella disponibilità a correre dei rischi che si manifesta la nostra fede.
La fede è al servizio della vita, non viceversa.
L'elemento di ogni conoscenza e attività umana è la fede. Nasciamo tutti nella fede e dobbiamo rimanere nella fede, proprio come nasciamo tutti nella società e dobbiamo rimanere nella società.
La fede che non agisce è lettera morta, gli atti senza la fede sono peggio ancora; è tempo perso, nient'altro.
Il solo immaginare che il sovrano dell'universo correrà ad assistermi rivoltando le leggi della natura, per me è il massimo dell'arroganza.
Per me l'unica arte è la fede, e Cristo la mia poesia.
La fede è d'oro, l'entusiasmo è d'argento, il fanatismo è di piombo.