Gli uomini non sono eguali: così parla la giustizia.— Friedrich Nietzsche
Gli uomini non sono eguali: così parla la giustizia.
Non la forza, ma la costanza di un alto sentimento fa gli uomini superiori.
Si dovrebbe, per amore della vita - volere una morte diversa, libera, consapevole, senza accidenti, senza incidenti...
Un'anima che si sa amata, ma che non ama, rivela il proprio fondo: quello che ha di infimo affiora.
Il libro deve desiderare penna, inchiostro e scrivania: ma di solito sono penna, inchiostro e scrivania a desiderare il libro. Perciò oggi i libri valgono così poco.
L'uomo ordinario è coraggioso e invulnerabile, come un eroe, quando non vede il pericolo, quando non ha occhi per esso. Viceversa: l'eroe ha l'unico punto vulnerabile nel dorso, cioè dove non ha occhi.
Le cose non accadono sempre per imitazione generata dal desiderio di essere tutti uguali? È su questo che si basano i processi sociali, lo sviluppo individuale.
Eguale. Non peggiore di qualcos'altro.
L'uguaglianza può regnare solo livellando le libertà, per loro natura disegueli.
L'uguaglianza che noi esigiamo è il grado più sopportabile della disuguaglianza.
Non è che ognuno nasca libero e uguale, come dice la Costituzione, ma ognuno vien fatto uguale. Ogni essere umano a immagine e somiglianza di ogni altro.
Quella secondo la quale tutti gli uomini sono eguali è un'affermazione alla quale, in tempi ordinari, nessun essere umano sano di mente ha mai dato il suo assenso.
La completa eguaglianza implica l'universale mancanza di responsabilità.
L'uguaglianza deve essere il primo cardine dell'educazione dei giovani.
Nasciamo diversi, moriamo uguali.