Nasciamo diversi, moriamo uguali.
L'esistenza sia una giusta combinazione tra moralità e morale predominante.
La fortuna teme i forti e schiaccia i paurosi.
È inevitabile tanto perdere la vita, quanto perdere i beni e, se lo comprendiamo, questo è proprio un conforto. Impara a perdere tutto serenamente: dobbiamo morire.
Questo solo di buono ha la continua sventura, che finisce per temprare le sue vittime di sempre.
È grande chi sa essere povero nella ricchezza.
Non è che ognuno nasca libero e uguale, come dice la Costituzione, ma ognuno vien fatto uguale. Ogni essere umano a immagine e somiglianza di ogni altro.
L'uguaglianza deve essere il primo cardine dell'educazione dei giovani.
Eguaglianza. In campo politico è quella condizione immaginaria in cui vengono contati i crani invece dei cervelli, il merito è determinato dalla sorte e i castighi dalle promozioni.
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.
La completa eguaglianza implica l'universale mancanza di responsabilità.
L'uguaglianza può regnare solo livellando le libertà, per loro natura disegueli.
Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve.
Le cose non accadono sempre per imitazione generata dal desiderio di essere tutti uguali? È su questo che si basano i processi sociali, lo sviluppo individuale.
Gli uomini non sono eguali: così parla la giustizia.