Una passeggiata in un manicomio mostra che la fede non prova nulla.
L'esistenza è in realtà un tempo imperfetto che non diventa mai un presente.
Chi conosce il lettore, non fa più nulla per il lettore. Ancora un secolo di lettori e anche lo spirito emanerà fetore. Che a tutti sia lecito leggere, finisce per corrompere non solo lo scrivere ma anche il pensare.
La donna perfetta è un tipo umano più alto dell'uomo perfetto: anche qualcosa di molto più raro.
Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare.
Il non parlare mai di sé è un'ipocrisia molto distinta.
Per gli abitanti del manicomio è il "fuori" ad essere anomalo.
Si va in manicomio per imparare a morire.