Il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.— Gabriele D'Annunzio
Il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
O Vita, o Vita, dono terribile del dio, come una spada fedele, come una ruggente face, come la gorgòna, come la centàura veste.
L'istinto di ferocia bestiale si celava in fondo alla sua sensualità possente.
Non so che darei per averti qui tra le mie braccia... Fuori il sole abbaglia; si sente il rumore del mare; in un vaso i gigli mandano un profumo acutissimo spirando; le cortine dei balconi ondeggiano come vele in un naviglio. Io ti chiamo, ti chiamo, ti chiamo."
Laudata sii per la tua pura morte, o Sera, e per l'attesa che in te fa palpitare le prime stelle!
Rifrustare il passato È un misero conforto: Quello ch'è stato è stato; Quello ch'è morto è morto.
Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.
Ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro, ma non ci sarà mai una gomma per cancellare il passato.
A ogni bivio sul sentiero che porta al futuro, la tradizione ha posto 10.000 uomini a guardia del passato.
Un uomo onesto aumenta il tempo della sua vita: vive due volte chi riesce a godere del passato.
Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi.
Le decisioni del nostro passato sono le fondamenta del nostro presente.
Alcune volte il passato è una cosa che non si riesce proprio a dimenticare e altre volte il passato è una cosa che faresti di tutto per dimenticare. E a volte impariamo qualcosa di nuovo del passato, che cambia tutto ciò che sappiamo del presente.
I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell'innocenza magica del loro sorriso.
L'unica ragione per la quale la gente vuole dominare il futuro è cambiare il passato.