Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.— Giacomo Leopardi
Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.
L'uomo che non s'interessa a se stesso non è capace d'interessarsi a nulla, perché nulla può interessar l'uomo se non in relazione a se stesso, più o men vicina e palese, e di qualunque sorte ella sia.
L'esistenza può essere maggiore senza che lo sia la vita.
La gloria degli scrittori, non solo, come tutti i beni degli uomini, riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede, e non si ritrova in nessun luogo.
La noia è il più nobile dei sentimenti umani, in quanto ci mostra l'insufficienza delle cose esistenti di fronte alla grandezza del desiderio nostro.
Molti sono che dalla lettura de' romanzi, libri sentimentali, ec. o acquistano una falsa sensibilità non avendone, o corrompono quella vera che avevano.
Non si desidera di godere. Si desidera sperimentare la vanità di un piacere, per non esserne più ossessionati.
Nessun piacere è di per se stesso un male: però i mezzi per procurarsi certi piaceri arrecano molti più tormenti che piaceri.
Per le case, per la via Scorre libero il piacere; Un'amabile follia La ragion rapisce e il cor.
Che strana cosa sono il piacere e il dolore; sembra che ognuno di loro segua sempre il suo contrario e che tutti e due non vogliano mai trovarsi nella stessa persona.
Bello e virtù e le altre cose del genere vanno onorate se valgono a procurare piacere, se no, si mandino in pace.
Niente può piacere con continuità, che non contenga in se stesso la ragione perché esso deve essere così, e non altrimenti.
Nessun uomo fa qualcosa di originale o scopre un principio senza provare un piacere inesprimibile quanto infinito e sano, che lo avverte della dignità della virtù che ha percepito.
Non c'é moralista più severo del piacere.
Non è nella novità, è nell'abitudine che troviamo i più grandi piaceri.
Debosciato: Termine usato per denigrare chi abbia perseguito il piacere con tanta assiduità che gli è capitata la sfortuna di raggiungerlo veramente.