Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente.
Tanto è necessaria l'arte nel viver con gli uomini che anche la sincerità e la schiettezza conviene usarla seco loro con artificio.
Due cose belle ha il mondo: amore e morte.
Io reputo che la fama degli scrittori ottimi soglia essere effetto del caso più che dei meriti loro.
Passano anni interi senza che noi proviamo un piacer vivo, anzi una sensazione pur momentanea di piacere. Il fanciullo non passa giorno che non ne provi. Qual è la cagione? La scienza in noi, in lui l'ignoranza. Vero è che così viceversa accade del dolore.
Non c'è maggior piacere (né maggior felicità) nella vita, che il non sentirla.
Non c'è piacere sulla terra che valga la pena di sacrificare per amore di cinque anni aggiuntivi nella corsia geriatrica della Casa di Riposo per Anziani Sunset a Weston.
Tenete a mente che non si sta facendo musica per il proprio piacere, ma per il piacere del pubblico.
Non si desidera di godere. Si desidera sperimentare la vanità di un piacere, per non esserne più ossessionati.
Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza.
Il piacere del successo per un attore non è niente in confronto a quello che gli procura l'insuccesso di un collega.
Tutti hanno provato il piacere o lo proveranno, ma niuno lo prova. Tutti hanno goduto o godranno, ma niuno gode.
Sicuramente un Re che ama il piacere è meno pericoloso di uno che ama la gloria.
Felici quelli che senza nuocere a nessuno sanno procacciarsi il piacere, e insensati gli altri che si immaginano che l'Essere Supremo possa rallegrarsi dei dolori e delle pene e delle astinenze ch'essi gli offrono in sacrificio.
Il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura.
I bambini non riuscirebbero a capire perché gli adulti si oppongono al piacere; e da vecchi tornano a non capirlo.