Quando un giornalista gli chiese cosa pensava della civilizzazione dell'occidente: penso sia una buona idea.— Gandhi
Quando un giornalista gli chiese cosa pensava della civilizzazione dell'occidente: penso sia una buona idea.
Il passato ci appartiene, ma noi non apparteniamo al passato: noi siamo del presente. Costruiamo il futuro, ma non siamo del futuro.
L'inclinazione a esagerare, a reprimere o distorcere la verità, volenti o nolenti, è una debolezza naturale dell'uomo, e il silenzio è necessario per superarla. Un uomo di poche parole raramente sarà irriflessivo nei suoi discorsi; misurerà ogni parola.
La nonviolenza è la più grande forza a disposizione dell'uomo. È ancora più forte della più potente arma di distruzione ideata dall'ingegno dell'uomo.
La nonviolenza è l'arma dei forti. Nei deboli potrebbe facilmente ridursi a ipocrisia.
Solamente chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa ne perdonare ne punire.
La libertà di stampa dovrebbe essere condizionata dal più rigoroso divieto dell'anonimato.
Tutti i giornalisti sono, per via del loro mestiere, degli allarmisti; è il loro modo di rendersi interessanti.
Giornalista è un tale che ha mancato il proprio mestiere.
Per raccogliere i beni inestimabili prodotti dalla libertà di stampa, bisogna sapersi sottomettere ai mali inevitabili che essa fa nascere.
Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... e pubblica il falso.
La moltitudine dei giornali è la letteratura e la tirannide degl'ignoranti.
Per quel che riguarda il giornalismo moderno, non è affare mio difenderlo. Giustifica la sua esistenza attraverso il principio darwiniano della sopravvivenza del più volgare. Io ho soltanto a che fare con la letteratura.
La cronaca è letteratura sotto pressione.
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Il giornalista è sempre uno che dopo sapeva tutto prima.