La stampa non è l'opinione pubblica.
Per mantenere il proprio rispetto per le salsicce, così come per le leggi, uno non deve guardare mentre le preparano.
Quando, a proposito di un'idea, si dice che si è d'accordo sul principio significa che non si ha la minima intenzione di realizzarla.
I tedeschi temono Dio, ma nient'altro al mondo.
L'amore è cieco. L'amicizia chiude gli occhi.
Quanto più siamo forti, tanto meno probabile è la guerra.
Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa.
La libertà di stampa è una benedizione quando siamo inclini a scrivere contro gli altri, e una calamità quando ci troviamo ad essere sopraffatti dalla moltitudine dei nostri assalitori.
Giornalisti. Chi si salverà da questi cuochi della realtà?
Un buon giornalista non legge che un giornale, il suo, e in questo giornale, non legge che un articolo, il suo.
La spottizzazione degli spazi minimi all'interno della televisione e dei giornali, indica un cambiamento rispetto a come viene proposta la pubblicità, sempre più massiccia ma al contempo sempre più invisibile, subliminale, quasi ossessiva, onnipresente.
Vengo dalla scuola di giornalismo di Giovanni Minoli in cui essere bravi e preparati è il punto di partenza.
Se il giornalista è cieco vede solo le ombre. Se il giornalista non è cieco vedrà anche le luci.
Il giornalista è stimolato dalla scadenza. Scrive peggio se ha tempo.
Ci sono due specie di giornalisti: quelli che si interessano a ciò che interessa il pubblico; e quelli che interessano il pubblico a ciò che gli interessa, e questi sono i grandi.
I giornalisti dicono una cosa che sanno che non è vera, nella speranza che se continueranno a dirla abbastanza a lungo sarà vera.