I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?— Enzo Biagi
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Credo nella libertà di espressione, cioè giornali e televisioni liberi di criticare il potere.
La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.
Nella vita nulla è dovuto, e tutto è da conquistare.
A Bologna c'è un detto popolare: "Carogna di un cretino". La stupidità si associa al malvagio.
Con la libertà di stampa i giornali pubblicano solo ciò che vogliono veder stampato le grandi industrie o le banche, le quali pagano il giornale.
Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa.
La stampa più libera del mondo è la stampa italiana. Il giornalista italiano è libero perché può esercitare funzioni di controllo, critica, propulsione.
Buona parte del giornalismo rock è gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere.
E' una calunnia che i giornali non stimolino i propri lettori al pensiero. Di certo li portano ai cruciverba.
La differenza tra letteratura e giornalismo consiste nel fatto che il giornalismo è illeggibile e che la letteratura non viene letta.
Sento un profondo disgusto per i giornali, ossia per l'effimero, per il transitorio, per quanto oggi è importante ma domani non lo sarà più.
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
La stampa non è l'opinione pubblica.
Improntare il giornale a ottimismo, fiducia e sicurezza nell'avvenire. Eliminare le notizie allarmistiche, pessimistiche e deprimenti.