Giornalista è un tale che ha mancato il proprio mestiere.— Otto von Bismarck
Giornalista è un tale che ha mancato il proprio mestiere.
I tre segni di grandezza sono: generosità nel pianificare, umanità nell'esecuzione, moderazione nel successo.
La politica non è una scienza esatta, ma un'arte.
Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
Non si fa la politica con discorsi, feste popolari e canti, la si fa solo con sangue e ferro.
Un buon giornale è una nazione che parla a se stessa.
Per raccogliere i beni inestimabili prodotti dalla libertà di stampa, bisogna sapersi sottomettere ai mali inevitabili che essa fa nascere.
Un giornalista in buone condizioni di salute fisica e mentale non trova mai belli gli articoli di un altro, neppure se è suo figlio. Anzi, specialmente se è suo figlio.
Non sono un giornalista, sono un giornalaio.
Come diceva Orson Welles, per avere materiale sempre nuovo basta affidarsi alla cronaca.
Un vero giornalista: spiega benissimo quello che non sa.
Ogni giornale, dalla prima all'ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Non capisco come una mano pura possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.
I giornali si dividono essenzialmente in due gruppi: quelli di partito e quelli di parte.
Come vorrei, certi giorni, che davvero i giornali raccontassero soltanto balle.
Io del giornale leggo sempre i necrologi e i cinema. Se è morto qualcuno che conosco vado al funerale. Se no vado al cinema.