La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
La storia è una guida alla ricerca dell'uomo.
Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il TG in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo influisce.
La società è permissiva nelle cose che non costano nulla.
A Bologna c'è un detto popolare: "Carogna di un cretino". La stupidità si associa al malvagio.
Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più. La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
Non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare a tentoni la propria strada e seguirla coraggiosamente consiste la vera libertà.
Pochissimi sanno essere liberi e pochissimi cosa vuol dire esserlo.
Pensate quel che una donna deve immolare quando ama. Libertà, tranquillità, attraenti moti di un'anima libera, civetteria, spassi, piaceri: vi perde tutto.
La parola libertà serve a esprimere una tensione importante, forse la più importante. L'uomo vuole sempre andare via, e se il luogo dove si vuole andare non ha nome, se è indefinito, senza confini, allora lo si chiama libertà.
Abbiamo bisogno dello Stato e delle sue leggi per far sì che gli inevitabili limiti della libertà dei cittadini siano uguali per tutti.
Dare la libertà al mondo è una strana impresa piena di rischi. Dando la libertà in questo modo, la si toglie.
L'uomo è libero ma non sa per che cosa.
Perché la libertà sia una conquista solida, bisogna che abbia un contenuto sociale. Bisogna che affondi le sue radici in seno alla classe lavoratrice. Bisogna che effettui le riforme, che annulli le sperequazioni.
La libertà tende all'obesità.
Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare.
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