La storia è una guida alla ricerca dell'uomo.
I giornali sarebbero ansiogeni? Ma la Bibbia non comincia forse con un delitto?
Ho scoperto che molte vie non conducono in alcun luogo, e che tutti i percorsi si assomigliano.
A Bologna c'è un detto popolare: "Carogna di un cretino". La stupidità si associa al malvagio.
Quando sento dire che uno è considerato un innovatore perché decide di leggere il TG in piedi, è come se ti chiedessero se scrivi con la biro o con la macchina, e quanto questo influisce.
L'uomo, qualche volta, è come le scimmie: ha il gusto dell'imitazione.
La storia è sempre più complessa dei programmi.
Tutta la storia non è che una lunga ripetizione: un secolo plagia l'altro.
La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
Se da bambino mi fossi scritto una storia, la storia più bella che mi potessi immaginare, l'avrei scritta come effettivamente mi sta accadendo.
Il problema con le "lezioni della storia" è che di solito le comprendiamo dopo averci sbattuto la faccia contro.
Uno de' più nobili ed opportuni esercizj della penna è sempre la storia.
Nella storia della Champions c'è un solo club e un solo allenatore che erano sul tre a zero e hanno perso la finale.
I giornali arrivavano con tale ritardo che, più che notizie, portavano storia.
La storia insegna che l'unico modo di rispondere alla violenza è la violenza. La sola soluzione possibile sarebbe quella di sostituire all'uso delle armi l'uso della parola.
La Sardegna è fuori dal tempo e dalla storia.